La sfida della bolletta per il veicolo elettrico
Immagina di possedere un’auto elettrica e un impianto fotovoltaico a casa. Ogni due mesi ricevi la bolletta dell’energia elettrica consumata, ma non hai un modo preciso per separare i costi relativi alla ricarica dell’auto da quelli relativi all’uso domestico. Come puoi portare in detrazione la spesa della bolletta elettrica per la parte utilizzata come “carburante per autotrazione”?
La soluzione: normativa e regolamenti
La normativa italiana offre diverse possibilità per dedurre i costi dell’energia elettrica utilizzata per la ricarica dell’auto elettrica. Secondo l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate (si veda l‘interpello 477 del 15 dicembre 2023), il consumo di energia per la ricarica è equiparato al consumo di carburante, consentendo la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi.
Uso promiscuo e non
L’articolo 19bis1 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) n. 633/1972 disciplina la detraibilità dell’IVA sugli acquisti di autoveicoli e sulle relative spese. Questa normativa prevede che l’IVA sull’acquisto e sull’importazione dei veicoli a motore, nonché sui costi ad essi relativi, come l’acquisto di carburanti, sia detraibile parzialmente al 40%. Tuttavia, vi sono delle eccezioni a questa regola.
In particolare, la detraibilità IVA parziale non si applica nei casi in cui i veicoli formano oggetto dell’attività propria dell’impresa. Ciò significa che se l’auto è utilizzata esclusivamente per scopi aziendali, l’IVA è totalmente detraibile. Lo stesso principio si applica agli agenti e ai rappresentanti di commercio, per i quali spetta la detraibilità dell’imposta al 100%.
È importante sottolineare che queste regole si applicano a tutte le tipologie di veicoli a motore, comprese le autovetture ad alimentazione elettrica. In questo contesto, la componente di energia elettrica destinata all’alimentazione o ricarica delle autovetture elettriche viene equiparata al carburante tradizionale. Ciò significa che l’IVA sulla spesa per l’energia elettrica utilizzata per la ricarica dell’auto elettrica può essere detraibile parzialmente, secondo le disposizioni dell’articolo 19bis1 del DPR 633/1972.
E la detraibilità?
L’articolo 164, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), disciplina la deducibilità delle spese relative all’utilizzo dell’energia elettrica per l’alimentazione o ricarica dell’autovettura elettrica ai fini delle imposte sui redditi. In sostanza, l’energia effettivamente utilizzata per la ricarica dell’auto elettrica può essere dedotta dal reddito imponibile, purché il contribuente sia in grado di dimostrare in modo concreto e puntuale l’entità e il costo dell’energia utilizzata per tale scopo (ad esempio tramite i dati del wall box).
La deduzione sarà limitata all’80% del costo complessivo dell’energia elettrica destinata all’alimentazione o ricarica dell’autovettura. Questo limite è applicabile in quanto si tratta di un imprenditore di commercio. Tuttavia, è necessario rispettare le condizioni previste dall’articolo 164, comma 1 e 1-bis, del TUIR.
I criteri di riparto utilizzati per determinare la quota di IVA promiscua possono essere applicati anche per stabilire la quota di deducibilità dei costi ai fini delle imposte sui redditi.
È fondamentale che le fatture di acquisto dell’energia elettrica siano intestate alla posizione IVA dell’impresa, indicando la relativa partita IVA, e registrate nella contabilità aziendale. Questo è necessario per consentire la deducibilità del costo e la detraibilità dell’IVA nella quota parte in cui si riferiscono alla sfera d’impresa.
Per garantire la detraibilità dell’IVA e il costo pro quota, è importante che il pagamento delle fatture periodiche avvenga con modalità tracciabili, conformemente alle disposizioni indicate nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 4 aprile 2018, protocollo 73203.
Ricapitolando: ecco come procedere
Per beneficiare dei vantaggi fiscali previsti, è importante documentare in modo accurato e puntuale l’utilizzo dell’energia elettrica per la ricarica dell’auto elettrica. Potrebbe essere necessario installare un sistema di misurazione permanente per isolare la quantità di energia consumata dalle ricariche. Inoltre, le fatture di acquisto dell’energia devono essere intestate alla posizione IVA dell’impresa e registrate nella contabilità.