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La distribuzione del motore: procedura completa per la corretta messa in fase

Principi e funzionamento della distribuzione


La funzione principale della distribuzione è quella di coordinare il movimento della salita del pistone e l’apertura della valvola, quindi l’invio ai cilindri della miscela di aria e combustibile nei benzina (nei Diesel soltanto aria ovviamente), oltre che del deflusso dei gas di scarico. La cinghia di distribuzione è l’organo fondamentale, perchè consente di trasferire moto da un albero a un altro.

Come funziona in pratica? Il sistema a cinghia dentata, a catena, a cascata di ingranaggi o a catena e ingranaggi lavora con l’albero motore per azionare le valvole: in un quattro tempi tradizionale, l’azionamento si ottiene con l’albero a camme (ad eccentrici), dove ogni eccentrico, ruotando, spinge su una punteria, la quale a sua volta trasmette il moto alle valvole.

Ricordiamo che l’albero a camme ruota a metà dei giri dell’albero motore, proprio perchè ogni suo giro completo corrisponde ad un movimento di apertura e chiusura di una valvola, che deve aprirsi e chiudersi una sola volta per ciascun ciclo di combustione, il quale dura due giri dell’albero motore.

Chiama o vieni nelle nostre officine per discutere della tua prossima messa in fase.

Come si fa la distribuzione? Quanto costa? Quali attrezzi occorrono?

Diciamo fin da subito che lavorare sul sistema di distribuzione comporta tempi di lavorazione e manodopera medi, non è di certo un lavoro rapido.

Nel nostro caso, ci baseremo su una recente lavorazione, una Nissan Qashqai 1.5dCi, a cui abbiamo sostituito l’intero kit distribuzione: ci sono volute 6 ore!

Un tempo onesto e necessario, come facilmente verificabile nei tempari dei vari software specializzati in autoriparazione. Tenendo la linea di questo monteore, anche i costi seguiranno le tariffe generali per la messa in fase, li vedremo comunque nel dettaglio paragrafo dopo paragrafo di questo articolo. Possiamo in ogni caso anticipare che un kit distribuzione ha un prezzo medio di €160, ma online si possono trovare anche a meno: ad esempio, ci sono spesso cinghie scontate su Amazon.

Le attrezzature specifiche adottate per questo lavoro sono le dime, la diagnosi elettronica ed i classici attrezzi da officina.

Vediamo ora la procedura adottata, tenendo presente che si tratta di linee generali, da adattare al caso specifico che andrete ad affrontare.

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Sintomi, manutenzione e conseguenze

Purtroppo (o per fortuna), il deterioramento della distribuzione, in primis della cinghia o della catena, è quasi totalmente asintomatico!

Di conseguenza, il controllo della cinghia di distribuzione deve essere fatto rispettando rigorosamente gli intervalli di sicurezza indicati dalla casa costruttrice. Ogni quanto va fatta la distribuzione? A quanti km si cambia la cinghia?

  • Ogni 5/6 anni;
  • Oppure, solitamente, ogni 120000 km.

Tra i due, l’evento che si presenta per primo ci obbliga ad eseguire la relativa manutenzione, come da manuale.

Ma non solo. Qualora ci fosse un uso stressante del veicolo, occorre abbassare tali soglie, in modo da diminuire il rischio di rottura. Classico caso è l’uso dell’auto in città: accelerazioni e decelerazioni continue stressano i componenti, soprattutto il tenditore, per cui il consumo della cinghia va di pari passo.

Quando non si rispettano, quali sono le conseguenze della rottura della cinghia di distribuzione?

Sicuramente la piegatura dello stelo valvole, più raro lo sfondamento del pistone. In ogni caso, si ferma la macchina. In questo senso, un importante elemento da tener presente è la distinzione tra motori a interferenza e motori non a interferenza: questi ultimi consentono la c.d. rottura “sicura”, ossia non permettono gravi danni poichè, una volta rotta la cinghia (o la catena), il pistone arrivato al P.M.S. (Punto Morto Superiore) non incontrerà mai la valvola, ecco che non c’è interferenza. Il più famoso motore non a interferenza è il motore FIRE.

Sostituzione della cinghia, messa in fase e controllo

Partiamo subito con l’estrazione del tappo posto sotto il motorino d’avviamento, così da poter inserire la dima per il bloccaggio dell’albero motore, o meglio, nel tappo, ci filettiamo la dima.

In questo caso (Nissan Qashqai 1.5dCi), soprattutto per chi è alle prime armi, consigliamo di togliere la coppa dell’olio (già che ci siete potete pulirla, pigna compresa), per capire come si posiziona la dima: l’albero motore va in “battuta” sulla dima stessa! Ecco che risulta allora fondamentale che l’albero stia assolutamente fermo per non andare fuori fase. Inserendo la cinghia di distribuzione, infatti, si potrebbe spostare qualche millimetro, che trattandosi di fase sarebbe un’enormità.

Successivamente, dopo aver predisposto la dima per l’albero motore, occorre procedere al bloccaggio della puleggia albero a camme utilizzando l’altra dima. Osservando la puleggia con attenzione, noteremo due fori: il primo sulla puleggia stessa, il secondo si trova precisamente sulla testata. Una volta che i due fori sono perfettamente allineati, allora si potrà procedere all’inserimento dell’altra dima per il bloccaggio.

Inserite le dime, possiamo smontare la cinghia.

Quindi, per poter estrarre con maggior facilità il retro del coperchio distribuzione, smontiamo il gruppo tenditore cinghia ausiliaria: in questo modo, potremo anche sostituire la pompa dell’acqua. Tolto il carter, infatti, si vedono immediatamente i bulloni della pompa h2o.

Come faccio a capire se devo cambiare la catena o cinghia di distribuzione

Dopo aver montato la nuova pompa dell’acqua, occorre rimontare il retro carter.

A questo punto, ci accingiamo al riassemblaggio della distribuzione, sostituendo obbligatoriamente anche i relativi bulloni.

Nel nostro caso ci siamo affidati ad un kit distribuzione Dayco, contenente, oltre la cinghia ovviamente, anche i bulloni nuovi sia per il cuscinetto tenditore che per l’albero motore.

Un punto di attenzione merita il rimontaggio del cuscinetto tenditore: la placchetta indicata ha una posizione unica e ben precisa! La fessura indicata in foto ci permette di individuare il punto esatto dove inserire la placchetta del tenditore.

Vediamo ora la messa in fase

Ma prima di tutto, dove si trova la cinghia di distribuzione? Sta sempre a destra?

Si solitamente, la cinghia (o la catena) si trova nella parte anteriore destra del motore. Ricordiamo che, in officina, quando si parla di destra o sinistra, lo si fa sempre in riferimento alla posizione guidatore (quindi se sto, fuori dall’auto, di fronte al cofano motore, la cinghia sarà a sinistra).

Le linee indicate sulla nuova cinghia ci saranno di fondamentale aiuto per rispettare i punti di fase:

  • Le linee più distanti tra loro si riferiscono una alla pompa alta pressione e l’altra all’albero a camme;
  • Le linee più vicine tra loro si riferiscono all’albero motore (in base alla tipologia con cui si ha a che fare).

Quando si registra il cuscinetto tenditore dobbiamo sfruttare la freccia indicata in foto (vista in prospettiva, ndr): deve stare a metà del riferimento, tra il punto di minimo e quello di massimo. Questo è un range di sicurezza che assicura la giusta tensione della cinghia.

Dopo aver terminato con la cinghia di distribuzione, galoppino, pompa dell’acqua ecc., bisogna dedicarsi al rimontaggio della cinghia servizi, che alimenta il generatore, l’aria condizionata e il tenditore (spesso sentiamo la cinghia rumorosa: è questa ad esserlo, non quella della distribuzione).

Infine procedere allo spurgo dell’impianto di raffreddamento.

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Il collaudo

Kit distribuzione sostituito, siamo alla fase di collaudo.

Una volta fatto lo spurgo dell’aria dell’impianto di raffreddamento. Ecco come si esegue:

  • Mettiamo in moto;
  • Attendiamo che l’elettroventola si inserisca più volte;
  • Teniamo sotto controllo con la diagnosi i valori in real-time della temperatura del motore;
  • Lasciamo riposare per circa trenta minuti;
  • Rabbocchiamo il liquido mancante e
  • Azzeriamo gli eventuali errori in centralina.

Adesso possiamo provare il veicolo in strada!

Una volta tornati in officina, si verificano nuovamente i livelli, sopratutto dell’antigelo.

È fondamentale provare l’auto insieme al cliente prima della consegna: in questo modo diamo consapevolezza della bontà del lavoro.

Per la fatturazione, sfruttiamo il preventivo finale redatto precedentemente e, qualora ci siano variazioni, è molto importante giustificarle adeguatamente.

Ma quanto costa rifare la distribuzione? Ecco un po’ di numeri indicativi.

Come avrete potuto constatare, questa lavorazione ha evidenziato una complessità e tempi medi: ecco perchè è costato al cliente € 443,00 (con prezzi dei ricambi in linea con la media di mercato). Spaccato spese dettagliate di seguito.

DescrizionePrezzo indicativo
Manodopera€ 255
Kit distribuzione 1.5dCi€ 97
Pompa Acqua€ 73
Antigelo€ 18
Totale€ 443
Costo medio distribuzione motore
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